La polenta: cos'è e dove si usa?

La polenta: cos'è e dove si usa?

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30/01/2024

La polenta, derivante dal latino puls, farinata di farro, è un piatto con una lunga storia.

Questo piatto è il risultato della cottura prolungata di farina di mais o di altri cereali in acqua, fino a ottenere una consistenza densa e cremosa.

In epoca medievale, questa era una crema ottenuta da fave sminuzzate, olio, cipolle e talvolta cereali come grano saraceno e farro. Da cibo per i meno abbienti, si trasformò nel XVIII secolo con l'introduzione della farina di granoturco, diventando un'icona nelle regioni settentrionali.

La polenta è sempre stata servita come sostituta del pane, contorno o tagliata a fette, abbrustolita o fritta.

 

La preparazione perfetta: la pazienza è l'ingrediente chiave 

La polenta richiede tempo e dedizione per raggiungere la consistenza perfetta.

Versando lentamente la farina in acqua e sale, il segreto risiede nella costante mescolatura con una frusta. La pazienza è essenziale, resistete per almeno un'ora per ottenere quel composto morbido e liscio ideale per accompagnare carne, pesce o formaggi.

 

La scelta della farina

Da circa 400 anni, la farina di mais bramata è la scelta predominante per la preparazione della polenta. L'opzione integrale offre un aroma più intenso, mentre il grano saraceno, preferito nelle valli di Sondrio, dona un colore scuro e una consistenza ideale per formaggi stagionati. Dal mix di farina di grano saraceno e mais nasce la prelibata polenta taragna. Ogni regione, da Nord a Sud, ha la sua preferenza, creando una varietà di sapori da scoprire.

 

L'arte della cottura nel paiolo: un ritorno alle tradizioni

La polenta perfetta è quella preparata nel paiolo, la pentola con bordi alti e fondo convesso in rame o ghisa. Unico nel suo genere, il paiolo distribuisce il calore uniformemente. Nonostante la modernizzazione delle tecniche di produzione questo strumento, semplice ma ancora funzionale, è ad oggi utilizzato per la preparazione di questo piatto, preservando la tradizione.

 

Le varianti regionali: dai monti ai mari

La polenta si esprime in molteplici "colori": dalla nera, con farina di grano saraceno, alla classica gialla, bramata o fioretto.

La polenta taragna, tipica della Valtellina, si accompagna a formaggi e burro, mentre la Biancoperla veneta, preparata con mais bianco, offre un'esperienza delicata e leggera da abbinare al pesce. La polenta fritta, un modo per non sprecare gli avanzi, aggiunge una nota croccante al suo repertorio.

 

Nutriente e versatile

Con soli due ingredienti, acqua e farina, la polenta è un piatto a basso contenuto calorico, ricco di carboidrati e privo di colesterolo. Le farine bio, dalle bramature alle fioretto, offrono un approccio nutrizionale vario.

La polenta si sposa con carne, formaggi, verdure e persino con il pesce, dimostrando la sua versatilità in ogni angolo d'Italia.

La polenta, con la sua lunga storia che risale ai greci, continua a deliziare palati in tutto il mondo.

Oggi, tra i fornelli casalinghi e i menù dei ristoranti, la polenta vive una nuova era di apprezzamento. Che si tratti della ricetta classica o di varianti moderne, la polenta resta un'icona della cucina italiana, un viaggio culinario in una tradizione antichissima.