Edi e Orietta inaugurano i nuovi lavori in cantina a Giasbana. Noi vi presentiamo il loro Sauvignon!
16/07/2014
Si l’arancio! Il colore che hanno scelto Edi e sua sorella Orietta tra le bellissime colline del Collio di Giasbana. Un arancio che prende ancor più vita ora che la cantina cresce e soprattutto si rinnova con un’importante iniziativa di ampliamento degli spazi di vinificazione e di stoccaggio del vino. Una serata dedicata a questo nuovo traguardo raggiunto dalla famiglia Skok. Giovedì 10 luglio scorso, nella bellissima cornice delle vigne di Sauvignon e Friulano, in una serata di quelle che non si dimenticano facilmente, dove le stelle brillano e la luna illumina la notte, Edi e Orietta ci hanno accompagnato in questi nuovi spazi ben integrati con la natura circostante con il loro inconfondibile sorriso e la consapevolezza dei sacrifici fin qui sostenuti. Molti amici e tanti produttori del Collio per questo evento semplice ma sentito e coinvolgente. Per noi è stata una bella occasione per riassaggiare la produzione di questa cantina che si distingue per la sua ricerca di essenzialità e rigore stilistico che sfocia in alcuni prodotti in performance intriganti.
La magia di questo lembo di terra che rimane ancorato tra Italia e Slovenia è già di per sé un miracolo. I vigneti confinano e sconfinano tra vecchie torrette di guardia e staccionate che delimitavano quell’Europa che non c’era. Anche Edi e Orietta sono figli di questa storia. Sostanziali e gentili, schietti e sinceri, diretti e poco avvezzi ad inutili smancerie. La loro ospitalità è un must che li avvicina a molta gente…provare per credere. Sono come questa terra, dolce e selvaggia. Così i loro vini, dotati di forza espressiva, potenza strutturale ma, allo stesso tempo, gentilezza e rotondità. Opposti che si attraggono e si fondono in un intrigante equilibrio.
Per lo più bianchisti gli Skok producono anche un Merlot molto interessante e decisamente strutturato. Sauvignon blanc, Chardonnay, Friulano, Pinot Grigio sono i vitigni contemplati nelle loro proprietà. Di tutti i vini vorrei soffermarmi su uno in particolare che ha incontrato la mia ricerca di piacevolezza: il Sauvignon blanc.
Si tratta di un vino che interpreta in maniera entusiasta il Collio e i suoi vitigni internazionali. Un tocco di gentilezza per un anima sostanziale dove emerge con tutta la forza tipica la mineralità di questo prestigioso territorio che cesella i suoi vini. Bella concentrazione del frutto a polpa bianca, in modo particolare la pesca. Poi anche albicocca e sentori vegetali balsamici con tonalità di mentuccia selvatica. Buona florealità con sensazioni delicate di rosellina selvatica. Il Sauvignon è prodotto su vigne a spalliera o guyot con una carica di uva pari a 55qli/ha e una buona intensità del sesto d’impianto, con 4000 – 4500 ceppi per ettaro. Sono dati che testimoniano del valore dell’impianto dove si cerca di contenere al massimo le rese per produrre poco e meglio.
Il Sauvignon è un prodotto ideale per la stagione estiva e i suoi piatti più freschi. Cruditè di pesce, crostacei, bolliti di polipo e moscardini. Ottimo con pesce azzurro, sarde e alici. Piacevole per la sua leggere e rotonda vegetalità con zuppe di verdure come ad esempio passati di basilico, zucchine e zucca. Picevole anche con primi piatti di pasta e pomodoro con basilico fresco od origano.
Una visita a Giasbana merita perché si trova in un ambito cruciale dove storia, tradizione e culture differenti oggi si trovano a coltivare e vinificare stesse uve con stili completamente diversi. E’ un tratto di Collio molto suggestivo dove i vigneti si inerpicano in dolci colline che terminano molte volte in aspri boschetti di rovi. Un vigneto incontaminato e ordinato che testimonia dell’amore produttivo che questa gente vive ancora con estrema dedizione.