14/05/2018
Quando si pianifica il menu per il pranzo di Natale, sorge sempre il dilemmache se restare fedeli alle tradizioni di famiglia o osare con novità che possano stupire, anche se forse rischiano di sollevare qualche critica tra gli ospiti.
Quest'anno, ci lanciamo in un'avventura gastronomica, ma senza dimenticare le radici del passato. Ecco la nostra proposta: quattro piatti per un pranzo speciale, che, pur innovando, conservano un legame affettivo con le tradizioni culinarie.
Cominciamo con una Crema di Fagioli Neri servita con cubetti di Polenta Taragna. Utilizziamo fagioli brasiliani, facilmente reperibili nei negozi biologici. L'accostamento con la polenta taragna, passata in forno per esaltarne la delicatezza, crea un connubio perfetto per un inizio di pranzo memorabile.
Il primo piatto porta in tavola un ingrediente che evoca il Natale in modo inequivocabile: i cardi. Non ancora molto conosciuti, ma la loro stagionalità li rende protagonisti nel periodo natalizio. Trasformati in una cremosa crema, diventano il cuore di un Risotto ai Cardi con Crema di Taleggio, un primo piatto a base di riso ricco di sapore, impreziosito dal taleggio aggiunto in fase di mantecatura per esaltarne la cremosità.
Per il secondo attingiamo al regno regale della cucina: la faraona. Proponiamo Petto di Faraona al Vin Santo, un omaggio alla tradizione con un tocco di innovazione. Preparato in breve tempo, è una delizia per il palato. La dolcezza del vin santo si bilancia con l'amarognolo del radicchio di campo, una verdura che abbiamo scelto con cura per accompagnare questo piatto.
Concludiamo con la variante veronese del dolce Diplomatico, tipico della zona. Basato sul Pandoro, viene arricchito con un accenno di rum e una leggera crema pasticcera, donando un tocco di dolcezza e tradizione alla fine del pasto.
Innovare sì, ma senza dimenticare la calda nostalgia delle tradizioni. Questo è il nostro modo di rendere il pranzo di Natale un'esperienza indimenticabile.
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