Cosa si diceva nel 2008 dell'annata degli Amaroni quest'anno in anteprima?

Cosa si diceva nel 2008 dell'annata degli Amaroni quest'anno in anteprima?

L'annata 2008 rimarrà per sempre nella storia agronomica come una delle più controverse. 

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12/01/2012

Si tratta di un articolo che avevo scritto per Euposia nel 2008 dopo un incontro con l'enologo Daniele Accordini, allora Presidente Assoenologi Veneto che spiegava il millesimo. E' interessante peer capire e cogliere meglio quanto andremo a degustare in anteprima Amarone a fine gennaio 2012.

L'annata 2008 rimarrà per sempre nella storia agronomica come una delle più controverse. Anche nella Valpolicella! Dal Focus on Vendemmia 2008 organizzato dall'Assoenologi del Veneto, capitanata da Daniele Accordini, è emersa una stagione contrassegnata da una situazione climatica veramente eccezionale e in un certo qual modo inaspettata. Il detto che il 2008 ha fatto il bello e cattivo tempo, questa volta non è per nulla azzardato! Una primavera piovosa continuata in una prima parte dell'estate con precipitazioni continuative e in alcuni casi copiose; un blocco vegetativo della vite in questo primo stadio con situazioni molto favorevoli all'attacco parassitario soprattutto da parte di Plasmopara viticola o in gergo più comune Peronospora. L'applicazione di rigorose pratiche agronomiche di attenzione e difesa sono risultate decisive per quelle aziende che le hanno adottate. Trattamenti più frequenti del solito a causa dei continui dilavamenti delle foglie hanno fatto faticare non poco gli agricoltori della Valpolicella. A dire la verità si tratta di una situazione che si è ripetuta in tutto il territorio regionale e del Nord Italia, colpito come non mai da fenomeni epidemici, in alcuni casi di difficile controllo.

Dal punto di vista climatico la si può definire una vendemmia old style, come ha affermato Daniele Accordini. In effetti dopo anni segnati da fenomeni siccitosi e dove si è parlato di rischio surriscaldamento e tropicalizzazione dei nostri territori vitati, finalmente un'annata che rientra nella media degli ultimi 20 anni. Agosto e settembre hanno salvato una vendemmia che ormai pareva compromessa! Ed ecco una brusca accelerazione dei fenomeni maturativi grazie al consolidarsi di temperature elevati e costanti. Un fenomeno questo di rientro climatico che ha giovato e ha portato alla fine a far diventare il 2008 un'annata da ricordare  e da definire come buona -- ottima!

La raccolta delle uve torna dopo anni nel pieno della storia della Valpolicella, ossia il 22 settembre. Scottature si sono avute ma solo a partire dal 25 agosto e comunque per l'eccezionale prolungarsi delle giornate calde e assolate si è avuta alla fine come lo scorso anno una perdita di circa il 23% degli antociani. Il fattore positivo è però quello dell'aumento del potenziale di estraibilità degli stessi dalla buccia durante i processi fermentativi per cui si preannunciano colori molto più accentuati e vivaci. Il gradiente zuccherino delle uve è in linea con l'annata 2007 e ha subito un'impennata soprattutto nell'ultimo mese. L'acidità totale si sta attestando a valori leggermente superiori a quelli del 2007 e si prevedono quindi prodotti più freschi e dotati di significativa mineralità. Anche l'acido malico si sta attestando su valori di stabilità che favoriranno la tendenza dei vini 2008 a mantenere freschezze durature nel tempo. L'acido tartarico inoltre si avvicina ai valori del 2007 e la mancata salificazione con il Potassio ne favorira una maggiore presenza e stabilizzazione per vini dal carattere di longevità maturativa. Un altro fattore molto importante è la completa maturazione dei vinaccioli i quali non lasceranno al vino sentori erbacei o spigolosi ma contribuiranno a far ottenere prodotti dai tannini morbidi che oltretutto vanno incontro al gusto del consumatore.

 Si prospettano vini in Valpolicella con caratteristiche di eleganza e profumi accentuati con basse concentrazioni e interessanti freschezze e mineralità. Sarà un vino dove il territorio si farà sentire come non mai a causa di una grande variabilità delle condizioni atmosferiche che hanno segnato in modo profondo le caratteristiche maturative delle uve provenienti dalle varie vallate degli oltre 6000 ettari vitati della Valpolicella.

Annata bizzarra quindi, ma il gran finale di stagione la sta indirizzando verso l'eccellenza.

 

 

Bernardo Pasquali

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